Ricamare quadri con perline è molto più che un semplice passatempo: è un gesto lento, meditativo, che unisce pazienza, luce e colore in un’unica opera. Ogni perlina cucita è come un piccolo battito del cuore, una scintilla che prende posto con cura in un disegno più grande.
Mentre il mondo corre, il ricamo ci invita a rallentare. Ci insegna a guardare i dettagli, ad accogliere l'imperfezione, a creare bellezza un punto alla volta. E poi ci sono le perline: minuscole, luminose, ognuna con la sua sfumatura, capaci di trasformare un semplice disegno in un quadro vivo, vibrante, che riflette la luce e le emozioni.
C’è qualcosa di magico nel vedere un'immagine prendere forma sotto le dita, come se le mani raccontassero una storia silenziosa fatta di colori, pazienza e dedizione. Un quadro ricamato con perline è un oggetto che parla: racconta di chi lo ha creato, del tempo che ci ha messo, dell’amore che ha infilato in ogni punto.
Ricamare con perline è un atto d’arte, ma anche un atto d’anima. È un modo per connettersi con sé stessi, per ritrovare calma, per esprimere la propria unicità. Ed è anche un modo per donare: perché un quadro così non si dimentica, resta negli occhi e nel cuore di chi lo guarda.
Per i quadri ricamati a mano si usa un solo filo, oppure un filo doppio piegato a metà.
Una lunghezza ottimale del filo è di circa 50 cm.
Inizia il lavoro fissando il filo e chiudendolo dal lato rovescio.
Porta l'ago sulla parte frontale della base, infila una perlina e rientra nel punto dove è iniziato il passaggio. Fissa il filo con piccoli punti vicini alla perlina. Le perline devono essere cucite ordinatamente, vicine tra loro.
Se usi fili in nylon per il ricamo con perline, fai attenzione a non tirare troppo il filo per evitare deformazioni.
Quando ricami, fai attenzione alla direzione e alla posizione delle perline. L’orientamento corretto influisce molto sull’aspetto finale del lavoro.
Martha
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